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Aprile 2014

APS – 11note è stata finalmente riconosciuta APS

11note è stata ufficialmente riconosciuta APS (Associazione di Promozione Sociale).
La Socia Fondatrice ha inviato ad amici, conoscenti e simpatizzanti e anche a persone non direttamente conosciute la seguente lettera, il cui oggetto dice “OCCHIO AL CINQUE”:

Caro amico
Da otto anni mi occupo dell’Associazione 11note che ha lo scopo di insegnare musica a 500 bambini di due scuole elementari di Rozzano.
Da quest’anno 11 Note è ufficialmente APS (Associazione di Promozione Sociale).
Può quindi ricevere il contributo del 5 per mille che ognuno di noi può destinare nella propria dichiarazione dei redditi.
Se non ha altre destinazioni per il suo 5 per mille, mi permetto di sottoporle 11note.
E’ sufficiente firmare nell’apposito spazio indicando il codice fiscale di 11note, 97469180158.

I nostri bambini sarebbero aiutati a studiare musica a costo zero senza il minimo sacrificio.

Grazie per l’attenzione.

Marcella Lenarduzzi

Rivolgo la stessa domanda anche a voi, visitatori del nostro sito.
Aiutateci a insegnare musica ai vostri bambini.

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Gennaio 2014

Gara di disegno a tema

Purtroppo quest’anno nessun disegno si è meritata l’assegnazione di un premio.
Bambini, siete forse meno bravi dell’anno scorso?

Eccovi le matite colorate

matite

Eccovi i pennarelli

pennarelli

Eccovi gli evidenziatori

evidenziatori

Eccovi i pennelli con i colori

pennelli

Trasformate la musica in pittura.

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Febbraio 2013

Una lettera dalla scuola

Abbiamo ritrovato quanto il dirigente scolastico della scuola di via Garofani ci scriveva a proposito di 11 Note.

 
 

Musicoterapia
Musicoterapia

Il M° Luca Recchia sta lavorando con alcuni bambini bisognosi di musicoterapia, su prescrizione del neuropsichiatra infantile.

L’ultima relazione su due bambini affetti da sordità parziale e totale, è stata così chiara, professionale, commovente e umana, che anche noi, profani, siamo in grado di capirla e di emozionarci.

Eccone alcuni stralci.

N. bimbo audioleso, portatore di protesi acustica, ha iniziato musicoterapia con D., il bambino affetto da sordità profonda che ha iniziato l’anno scorso.

D. si è sentito “minacciato” per l’invasione del suo spazio musicale, di quel momento privilegiato che era solo suo. D. ha mostrato questo “fastidio” con modalità differenti, sminuendo con espressioni facciali le “performance” del compagno, camminando a due metri di distanza da lui nel tragitto dalla scuola alla mia macchina, monopolizzando l’uso del pianoforte e degli oggetti sonori. Durante le improvvisazioni collettive al piano precisava al compagno il confine da mantenere sulla tastiera ma più in generale cercava di stabilire e mantenere la comunicazione solo con me. Questo atteggiamento di chiusura ha complicato l’inserimento di N.

Per cercare di favorire una miglior relazione fra i due e l’accettazione di uno spazio comune ho così deciso di strutturare le attività in sezioni laboratoriali della durata di 5-6 incontri ciascuno, usando un cronometro per meglio precisare il momento dell’uno e dell’altro.
 
Due laboratori

Primo laboratorio – La musica del proprio corpo

Disegno 1-1Utilizziamo il corpo come vero e proprio strumento musicale. Questo tipo di esperienza implica il coordinamento dei movimenti e, attraverso l’esperienza fisica, contribuisce a formare nel tempo la coscienza del ritmo. Il gesto, il ritmo delle mani e dei piedi, lo schiocco delle dita, gli effetti sonori sul corpo
e modalità esecutive differenti hanno aiutato D. a prendere più consapevolezza delle qualità sonore del proprio corpo, a sperimentare nuovi gesti, a rispettare la notazione musicale qui introdotta come primo avvicinamento alla musica organizzata. I giochi musicali prevedevano sia momenti individuali che di gruppo.
D. si è mostrato attento, curioso e sempre positivo. Difficilmente si scoraggia difronte ad un insuccesso, talvolta si arrabbia molto con sè stesso e riprova ancora. L’introduzione della notazione musicale è stata accolta con gran entusiasmo: spesso vuol esser lui a scrivere le partiture ed io ad eseguirle. Il segno grafico e la condivisione di una forma di notazione musicale hanno ridotto enormemente le difficoltà di comunicazione fra noi.

 

Disegno 2-1 Disegno 3-1
Esercizi con mani alternate e piedi alternati Esercizio con mani e piedi alternati

 

Disegno 4-1
Maracas gialla – mano sx / maracas rossa – mano dx

Secondo laboratorio – I gesti del suono

Disegno 5-1 Nel secondo laboratorio “i gesti del suono” ho cercato di lavorare sulle tre principali modalità di produzione sonora: percuotere, scuotere e raschiare. Per i tre gesti abbiamo definito un segno grafico. I segni grafici scelti contengono in sè le qualità del gesto che li produce: D. si è subito accorto che scuotere e raschiare potevano essere disegnati con lunghe spirali orizzontali, più o meno fitte o linee spezzate, e che la lunghezza del segno dipendeva dal tempo di scuotimento o raschiamento. Viceversa un colpo di tamburo poteva essere un semplice puntino, più o meno grosso al variare della forza con cui colpiva la pelle.
Con l’introduzione dei parametri del suono la notazione musicale comincia ad arricchirsi e D. si diverte molto a inventare segni. Scrive e mi mostra partiture a doppia notazione (mano sinistra-mano destra) per pianoforte. Le partiture talvolta sono composte da tre o piu fogli che incolla uno accanto all’altro, tre colori diversi per tre sezioni del pianoforte (suoni gravi-medi-acuti). Le esecuzioni sfiorano i 5 minuti e quando le suona sembra un direttore d’orchestra che annuncia i suoni prima col volto, fa ampi gesti con le mani, si ferma e ricomincia se crede di aver sbagliato oppure interrompe il suono per mostrarmi sullo spartito come ha scritto quella parte.
Disegno 6-1

 

Disegno 7-1
Partitura sonora “L’uomo che viaggia in moto”, per pianoforte, piedi e maracas realizzata da D.

 

Per la sezione del laboratorio dedicata all’organizzazione sonora, all’introduzione del concetto di regolarità delle pulsazioni, al concetto di battuta ho utilizzato molto la lavagna, scrivendo con gessi di colore differente e usandola sostanzialmente come un gran “pentagramma”.

Disegno 8-1 Disegno 9-1

 
Gli strumenti prevalentemente utilizzati sono stati: un tamburo, una maracas e un sonaglio.
Siamo partiti dalla partitura del nostro battito cardiaco fino scrivere 8 battute scritte per 3 strumenti da eseguire assieme in 2/4, 3/4 e 4/4. Un giorno prima di un incontro D. si presenta con il disegno di una batteria prestampato da colorare, mi dice che le piace tantissimo e vorrebbe un giorno suonarla.
Ho potuto osservare che D. ha molta sensibilità con l’uso del battente e degli scuotitori, è in grado di variare l’intensità e la dinamica del suono. Al termine del prossimo laboratorio, incentrato sulla pulsazione e la sua divisione ipotizzo che D. sarà in grado di leggere e suonare battute che includano note da 1/4, 1/8 e 1/16 e le relative pause di silenzio.
L’insegnante di sostegno e l’assistente provinciale riferiscono che “D. frequenta con partecipazione ed entusiasmo le lezioni di musicoterapia. Puntualmente riferisce a noi le attività che svolge ripetendo in classe gli esercizi svolti”.

Disegno 10-1 Disegno 11-1

 
Il M° Luca Recchia ci invierà tra pochi giorni la descrizione di altri metodi di lavoro.

Anche i nostri bambini speciali hanno le loro note.
Non si chiamano do, re e mi, non sono pallini neri con gambette e qualche pelo, ma sono il fantastico modo di comunicare musica tra coloro cui i pallini non piacciono.

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Gennaio 2013

Premio per il Disegno dell’Anno

Cristina di quinta B, vincitrice del Concorso Disegno dell’Anno, ha ricevuto in premio dalla Presidenza di 11note il DVD de “Il Flauto Magico” di Mozart, accompagnato da un libro di Giulio Gianini sulla storia raccontata nell’opera e illustrato dal famoso fantasioso artista Emanuele Luzzati.

Il Flauto Magico

Congratulazioni, Cristina!

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Dicembre 2012

Gara di disegno a tema

“Un’emozione”.

I disegni più belli si trovano nel menu Multimedia.

Per ragioni di sicurezza, sui disegni è scritto solo il nome del bambino artista, la classe, ma non il cognome.

Il migliore è stato divulgato come auguri telematici di Natale.
Eccolo qui.

Auguri 2012

L’ artista è Cristina e frequenta la quinta B.

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Novembre 2012

Aggiornamenti di musicoterapia

Altri tre bambini usufruiscono di incontri di musicoterapia, a cura del M° Luca Recchia.

novembre 2012
Dopo Natale, pubblicheremo qui nelle News, stralci della relazione scritta del musicoterapeuta sui metodi usati e sui risultati ottenuti.

 
Iniziative

Abbiamo pensato di organizzare due corsi di Canto Corale per adulti della durata dell’anno scolastico, al minimo prezzo di € 150 all’anno per due ore alla settimana.

canto

Ciò sarà possibile se il Comune sarà in grado di metterci a disposizione gratuitamente una saletta per due sere alla settimana dalla 21:00 alle 23:00.
Stiamo attendendo una risposta dall’Assessore alla Cultura.

Il ricavato, dedotto l’onorario del Maestro del Coro, sarà interamente devoluto all’attività di 11note nelle scuole elementari di Rozzano.

Corsi di Canto Corale

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Ottobre 2012… si torna a scuola

ottobre 2012
Bambini che vanno, bambini che vengono.

Come la musica.

Il M° di chitarra Classica Vincenzo Imbriani si è dimesso per ragioni personali.
Siamo stati da lui incoraggiati a sostituirlo con il M° Michele Manuguerra che è chiamato dai bambini “quello coi capelli”.
Lo hanno adorato dal primo istante.

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Teatro

teatroMercoledì, 9 maggio 2012, al teatro Fellini di Rozzano, alle 14:30 e alle 16:00, i bambini della scuola di via Milano e della scuola di via Garofani si esibiranno nella rappresentazione dell’operina “Alì Babà”.

Musica del M° Andrea Gié.

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Aggiornamenti sulla musicoterapia

Gennaio 2012musicoterapia

Un bambino sordo (e di conseguenza quasi muto) di 10 anni che frequenta la 3° elementare vorrebbe imparare a suonare uno strumento musicale.

Finora ha praticato la musica a scuola, un’ora a settimana, dimostrando interesse e partecipazione nonostante le incredibili difficoltà dovute alla totale sordità.

Da alcuni anni la Fondazione 11note opera sul territorio offrendo gratuitamente un percorso di propedeutica musicale a tutti gli studenti delle elementari e, dalla terza, anche lo studio di uno strumento musicale. Gli alunni possono esprimere la loro preferenza compilando un questionario, seguito da un test attitudinale tenuto dagli insegnanti della fondazione.

Questo bambino esprime in famiglia il desiderio di imparare a suonare la chitarra.

Le lezioni di chitarra sono collettive e D. non potrebbe seguire inizialmente lezioni di musica secondo modalita’ tradizionali.
Il musicoterapista che già insegna musica nella scuola viene contattato dalla fondazione per verificare se e’ possibile un percorso musicale alternativo individuale.

Fase di Osservazione
E’ durata 9 incontri di un’ora ciascuno.

Strumenti musicali coinvolti nel setting: pianoforte preparato, 2 marimbe, 2 glokenspield, didgeridoo e shiruti box.

Esplorazione e manipolazione dello strumentario musicoterapico

La disposizione degli strumenti è sempre stata a semicerchio con gli strumenti musicali attorno al pianoforte e le marimbe appoggiate su 2 banchi con le relative sedie per agevolare l’utilizzo.
Inizialmente il nostro bambino si è approcciato con curiosità a tutti gli strumenti (primi 3 incontri), senza mostrare alcuna preferenza ma sperimentando diverse modalità di produzione del suono.
In questa fase intervenivo solo per rafforzare e sostenere le sue improvvisazioni.
Mediamente ha dedicato 5-10 minuti per ogni strumento.

Nel corso del 4° incontro mi chiede di eliminare il didgeridoo, strumento che gli suonavo a contatto con il palmo della sua mano. Mi fa capire con l’ espressione del viso e gesticolando che non gli piaceva più.
Quando suona le marimbe presta molto attenzione a come è seduto sulla sedia e alla distanza dallo strumento in relazione ai battenti.
Durante i momenti di dialogo sonoro segue con lo sguardo i semplici gesti ritmo-melodici del musicoterapista, accogliendo anche le produzioni vocali di quest’ultimo e imitandole.

Le improvvisazioni al pianoforte hanno rivestito un ruolo molto importante.
Appositamente il piano è completamente spogliato dal mobile frontale che riveste i meccanismi complessi ma interessanti per il “funzionamento” catturano molto la sua attenzione.
Percuote un tasto e poi segue con lo sguardo le meccaniche coinvolte; striscia le mani sulle corde, è molto incuriosito dai pedali, in particolare dalla sordina che fa abbassare il feltro per attutire la risonanza.
Lo percuote con diverse intensità, sia alternando le mani sulla tastiera che producendo cluster, quasi sempre a forte intensità.
Il nostro allievo occupa prevalentemente la parte di tastiera alla sinistra del Do centrale, quella con emissione di vibrazioni più forti e complesse che egli riesce a percepire anche senza poggiare la mano sotto la tastiera.
Nelle improvvisazioni-dialogo sonoro il musicoterapeuta occupa la parte destinata alle frequenze piu’ acute. Dal 5° incontro, il tempo dedicato ai dialoghi sonori è passato da 5 minuti a 35 minuti dell’ ultima seduta. E’ sempre lui a decidere quando smettere di suonare. In più occasioni ha interrotto l’ improvvisazione per uscire dalla stanza e chiamare l’educatrice, mostrandole i miglioramenti al pianoforte. Ogni tanto chiede spiegazioni su rumori intensi che provengono dal piano di sopra o dal corridoio accanto alla stanza di musicoterapia.

Produzione vocale
Questo bambino usa principalmente la voce per spiegarsi e ottenere risposte producendo fonemi e sillabe. Il tono è monotono, gutturale e a bassa intensità.
L’ educatrice provinciale mi ha fornito alcune fotocopie relative al metodo De Filippi utilizzato da lui in logopedia. Il piccolo si è dimostrato molto disponibile e collaborativo nel mostrare i segni-gesti di questo linguaggio e sembra divertito di fronte ai miei errori di imitazione gestuale dei suoni. Negli ultimi 3 incontri ha intensificato i momenti di produzione vocale rafforzando il gesto con la mimica facciale. Usa la voce accompagnata da cluster al pianoforte per fare scherzi al musicoterapista; questo e’ stato lo spunto per proporgli alcune divertenti attivita’ musicali.

Obiettivi generali
Questi primi incontri hanno messo in evidenza che D. è particolarmente sensibile alla “musica“ e rispecchia i criteri di inclusione per dare avvio ad un progetto di musicoterapia utilizzando gli strumenti musicali con finalità comunicative. E’ possibile quindi progettare un percorso individuale musicoterapico che potenzi le capacità residue di D. , incentrato sulla relazione-affettività, lo sviluppo delle risorse, il potenziamento del comportamento sociale, il movimento e l’ uso simbolico della voce.
Obiettivi specifici saranno di volta in volta individuati, al fine di migliorare la qualità della vita di D.

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Canti di Natale 2011

Canti di Natale
I Canti di Natale. Tira un’aria di cospirazione; non si riesce a sapere nulla. L’unica cosa certa è che la canzone composta dal M° Andrea Gié, “WW la Nutella”, sarà ancora cantata a gran richiesta. Non solo, si pensa di farne un CD in sala di registrazione.