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Dicembre 2014

Vacanze invernali
 

Prima delle vacanze invernali c’è stata l’esibizione dei coristi e di qualche strumentista.
 

Pentagramma
 

Lo spettacolo si è svolto al Teatro Fellini messo a disposizione dal Comune.
 
Teatro
 
Grande bravura dei musicisti, dei direttori del coro (Andrea Gié e Luca Recchia) e degli insegnanti.

Entusiasmo dei genitori e nonni.

Gli insegnanti delle materie scolastiche hanno organizzato lo spettacolo con grande impegno.

Noi di 11note “covavamo” i nostri bambini come faceva un tempo la Dirigente Serena Fabbri.

Sono proprio bravi e felici di cantare e suonare.

La maestra Ombretta, della scuola di via Milano, ci ha offerto la ripresa professionale video del prossimo spettacolo da parte del marito.
Il tutto spontaneamente e a titolo gratuito.

Questo gesto di volontariato ci ha molto gratificato.

Grazie, maestra Ombretta e grazie a suo marito.
 
Spettacolo

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Ottobre 2014

Fermento
 

Si sono aperte le iscrizioni ai corsi di strumento.

Le domande sono numerosissime, i maestri ascoltano e valutano con attenzione, ma è sempre difficile scegliere.
Quasi tutti i bambini vorrebbero suonare; purtroppo i posti sono solo 40.

Altro fermento è la preparazione dei canti prima delle vacanze invernali.

Si tratta sempre di canti raffinati, nazionali e internazionali, a due o tre voci, scelti con competenza, preparati con ottima tecnica e ancora migliore interpretazione.

Il M° Andrea Gié e il M° Luca Recchia stanno escogitando una maniera per rendere l’esibizione ancora più rappresentativa dell’impegno e del talento dei piccoli cantori di 11note.

Si suppone stiano preparando una specie di Festival Invernale dei Cori per Bambini.

Nulla ancora trapela.

Così vedeva il Coro un bambino di 11note di alcuni anni or sono.

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Settembre 2014

Musica in corridoio
 

E’ ricominciata la scuola.
La Dirigente scolastica precedente, dr. Serena Fabbri, covava i suoi piccoli musicisti e diceva con orgoglio: “Sentite qui nel corridoio? Si sente suonare, sembra di essere in Conservatorio”.

La ricordiamo con affetto e le dedichiamo questo disegno di Melania.

Conservatorio

I nostri bambini sono fortunati; l’attuale Dirigente scolastico, dr. Marco Parma, è coinvolto almeno quanto Serena.

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Maggio 2014

Un intervallo da spiegare
 

vorrei ma non possoEccoci nuovamente ad aggiornare le NEWS.
Ragioni organizzative ci hanno ostacolato nel fornire regolarmente le novità.

Ce ne scusiamo con chi ci segue.
Ora il problema è risolto.
Se qualcuno si offre volontario per suggerire argomenti da immettere nel sito ci scriva a info@11note.org.

 
 

Il grande teatro
 
Il grande teatroMartedì, 11 maggio 2014, al Teatro Fellini di Rozzano, i bambini della Scuola di via Milano e della Scuola di via Garofani si sono esibiti in due rappresentazioni dell’operina “Peter Pan”.

Musica del M° Andrea Gié.

A uno dei due spettacoli era presente una delegazione di circa 15 dirigenti scolastici di tutta Europa, dalla Lettonia alla Turchia, nell’ambito di uno scambio culturale Europeo.

I nostri bambini sono stati bravissimi.
Hanno fatto onore a se stessi, ai loro genitori e ai loro insegnanti.

11note è felice di aver creato questa opportunità musicale.

Guarda le foto

Musicoterapia

MusicoterapiaS. è un bambino di terza elementare della scuola di via Garofani a Rozzano. Dal 2012 S. è in carico al servizio di Neuropsichiatria Infantile dell’Ospedale San Paolo che nel Maggio dello stesso anno certifica un Disturbo da Deficit d’Attenzione e Iperattività di tipo Combinato, Disturbo Oppositivo e Provocatorio, Distimia.
Il bambino presenta un livello intellettivo nella norma per l’età. La relazione della Dott.ssa Cosi, medico referente sottolinea come la patologia, al momento stabile possa essere soggetta a cambiamenti nelle fasi dello sviluppo ed in rapporto all’intervento abilitativo ed educativo.
Il progetto di musicoterapia con S. è stato concordato con il gruppo docente, il medico referente e la famiglia. In linea generale gli incontri di musicoterapia
avvengono individualmente e il pianoforte è lo strumento musicale privilegiato.
Il buon funzionamento cognitivo, la capacità di relazionarsi in modo costruttivo ed una capacità strutturata per la sua età di utilizzare il linguaggio verbale mi hanno convinto nell’impostare gli incontri come vere e proprie lezioni di piano, allargando il contesto non solo alla didattica ma all’improvvisazione, così da stimolare S. alla rielaborazione del vissuto emotivo suscitato dalle sue/nostre improvvisazioni pianistiche.
Nei primi incontri orientativi S. ha tenuto un atteggiamento propositivo, portando sempre il materiale necessario e svolgendo a casa i compiti che gli venivano assegnati.
Già in questa fase iniziale ho potuto osservare difficoltà nel sostenere l’attenzione per tempi adeguati alle attività proposte: spesso si scoraggia di fronte le difficoltà evidenziando in questi casi iperattività con grossa difficoltà a rimanere seduto al pianoforte, necessità ad alzarsi e vagare per la stanza. Durante questi momenti di frustrazione S. utilizza il verbale facendo riferimento a morte, solitudine e scarsa fiducia nelle proprie capacità. Ritrova la concentrazione solo dopo un mio intervento deciso.
Nelle improvvisazioni al pianoforte S. si dimostra molto creativo, esplora la tastiera con curiosità, traduce con chiarezza sentimenti quali l’allegria, tristezza, noia, ecc, motivando le scelte timbriche, la quantità o scarsità dei suoni prodotti.
Dall’ascolto del materiale registrato emerge che dal punto di vista quantitativo le produzioni sonore associate a sentimenti quali allegria, gioia, spensieratezza hanno una durata decisamente inferiore se paragonate ai loro opposti quali tristezza, noia, rabbia. Dalle verbalizzazioni emerge che S. passa molto tempo di fronte a videogiochi violenti, giochi di guerra e guarda molta televisione; le uniche attività di cui ha parlato che includano un’altra presenza sono i giochi coi suoi cani (2 Pitbull).
Al termine della fase di osservazione, esaminati i dati raccolti e confrontati con le indicazioni del medico referente ho ritenuto che il progetto di musicoterapia dovesse porre l’attenzione su quegli aspetti della vita di S. che maggiormente sono motivo di scontro a scuola sia con i compagni che con gli insegnanti, utilizzando lʼ improvvisazione guidata al pianoforte, cioè finalizzata alla rielaborazione emotiva di quegli aspetti comportamentali che maggiormente sono motivo di conflitto all’interno del gruppo classe. Se nella fase di osservazione i sentimenti da sonorizzare erano di carattere generale
ora la specificità delle parole ci permette di addentrarci con più chiarezza sul loro significato. Per questo motivo ho introdotto l’uso del vocabolario per agevolare il lavoro specifico sui sentimenti da sonorizzare, utilizzando anche immagini pittoriche e brevi poesie.
L’intento non è finalizzato ad arricchire il vocabolario di S., piuttosto fornirgli uno strumento adeguato per dare un nome a ciò che prova, adatto a tutte quelle situazioni in cui si dimostra confuso e reagisce negativamente.
Oltre al lavoro sulla gestione delle emozioni, S. sta imparando a leggere la musica sul pentagramma. Il lavoro sul pentagramma ha avuto inizio quasi da subito. Ho voluto sfruttare le potenzialità visive del pentagramma stesso (basta uno spostamento da un rigo allo spazio successivo e il suono cambia). Partendo da questo presupposto ho costruito il gioco “memory” (2 carte per ogni suono della scala maggiore di C, nelle differenti posizioni sul pentagramma, le figure musicali, le armature in chiave) , che è risultato un ottimo strumento sia l’apprendimento che per mantenere tempi di lavoro più lunghi. Ho potuto osservare in questi mesi che ciò che più incide sulla dispersione del tempo di S., non sono tanto i momenti di interruzione dal lavoro quanto il tempo impiegato per riprendere la concentrazione. Ho pensato fosse un buon compromesso durante le nostre attività inserire 2 pause da 5 minuti fra un lavoro e un altro, momenti premio per il lavoro svolto e “collante” fra un’attività e l’altra. Attualmente S. sta svolgendo esercizi al pianoforte che presuppongono solo l’alternanza delle due mani, conosce le note nella chiave di violino e fatica ancora ad avere confidenza con quella di basso.
S. si sente molto gratificato quando riesce ad eseguire correttamente al pianoforte gli esercizi ed è curioso di sapere quando potrà cominciare quelli più difficili. Si impegna molto perché sa che ogni “step” successivo è soggetto a verifica.
Da poche settimane ha cominciato il solfeggio cantato.

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Aprile 2014

APS – 11note è stata finalmente riconosciuta APS

11note è stata ufficialmente riconosciuta APS (Associazione di Promozione Sociale).
La Socia Fondatrice ha inviato ad amici, conoscenti e simpatizzanti e anche a persone non direttamente conosciute la seguente lettera, il cui oggetto dice “OCCHIO AL CINQUE”:

Caro amico
Da otto anni mi occupo dell’Associazione 11note che ha lo scopo di insegnare musica a 500 bambini di due scuole elementari di Rozzano.
Da quest’anno 11 Note è ufficialmente APS (Associazione di Promozione Sociale).
Può quindi ricevere il contributo del 5 per mille che ognuno di noi può destinare nella propria dichiarazione dei redditi.
Se non ha altre destinazioni per il suo 5 per mille, mi permetto di sottoporle 11note.
E’ sufficiente firmare nell’apposito spazio indicando il codice fiscale di 11note, 97469180158.

I nostri bambini sarebbero aiutati a studiare musica a costo zero senza il minimo sacrificio.

Grazie per l’attenzione.

Marcella Lenarduzzi

Rivolgo la stessa domanda anche a voi, visitatori del nostro sito.
Aiutateci a insegnare musica ai vostri bambini.

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Gennaio 2014

Gara di disegno a tema

Purtroppo quest’anno nessun disegno si è meritata l’assegnazione di un premio.
Bambini, siete forse meno bravi dell’anno scorso?

Eccovi le matite colorate

matite

Eccovi i pennarelli

pennarelli

Eccovi gli evidenziatori

evidenziatori

Eccovi i pennelli con i colori

pennelli

Trasformate la musica in pittura.

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Febbraio 2013

Una lettera dalla scuola

Abbiamo ritrovato quanto il dirigente scolastico della scuola di via Garofani ci scriveva a proposito di 11 Note.

 
 

Musicoterapia
Musicoterapia

Il M° Luca Recchia sta lavorando con alcuni bambini bisognosi di musicoterapia, su prescrizione del neuropsichiatra infantile.

L’ultima relazione su due bambini affetti da sordità parziale e totale, è stata così chiara, professionale, commovente e umana, che anche noi, profani, siamo in grado di capirla e di emozionarci.

Eccone alcuni stralci.

N. bimbo audioleso, portatore di protesi acustica, ha iniziato musicoterapia con D., il bambino affetto da sordità profonda che ha iniziato l’anno scorso.

D. si è sentito “minacciato” per l’invasione del suo spazio musicale, di quel momento privilegiato che era solo suo. D. ha mostrato questo “fastidio” con modalità differenti, sminuendo con espressioni facciali le “performance” del compagno, camminando a due metri di distanza da lui nel tragitto dalla scuola alla mia macchina, monopolizzando l’uso del pianoforte e degli oggetti sonori. Durante le improvvisazioni collettive al piano precisava al compagno il confine da mantenere sulla tastiera ma più in generale cercava di stabilire e mantenere la comunicazione solo con me. Questo atteggiamento di chiusura ha complicato l’inserimento di N.

Per cercare di favorire una miglior relazione fra i due e l’accettazione di uno spazio comune ho così deciso di strutturare le attività in sezioni laboratoriali della durata di 5-6 incontri ciascuno, usando un cronometro per meglio precisare il momento dell’uno e dell’altro.
 
Due laboratori

Primo laboratorio – La musica del proprio corpo

Disegno 1-1Utilizziamo il corpo come vero e proprio strumento musicale. Questo tipo di esperienza implica il coordinamento dei movimenti e, attraverso l’esperienza fisica, contribuisce a formare nel tempo la coscienza del ritmo. Il gesto, il ritmo delle mani e dei piedi, lo schiocco delle dita, gli effetti sonori sul corpo
e modalità esecutive differenti hanno aiutato D. a prendere più consapevolezza delle qualità sonore del proprio corpo, a sperimentare nuovi gesti, a rispettare la notazione musicale qui introdotta come primo avvicinamento alla musica organizzata. I giochi musicali prevedevano sia momenti individuali che di gruppo.
D. si è mostrato attento, curioso e sempre positivo. Difficilmente si scoraggia difronte ad un insuccesso, talvolta si arrabbia molto con sè stesso e riprova ancora. L’introduzione della notazione musicale è stata accolta con gran entusiasmo: spesso vuol esser lui a scrivere le partiture ed io ad eseguirle. Il segno grafico e la condivisione di una forma di notazione musicale hanno ridotto enormemente le difficoltà di comunicazione fra noi.

 

Disegno 2-1 Disegno 3-1
Esercizi con mani alternate e piedi alternati Esercizio con mani e piedi alternati

 

Disegno 4-1
Maracas gialla – mano sx / maracas rossa – mano dx

Secondo laboratorio – I gesti del suono

Disegno 5-1 Nel secondo laboratorio “i gesti del suono” ho cercato di lavorare sulle tre principali modalità di produzione sonora: percuotere, scuotere e raschiare. Per i tre gesti abbiamo definito un segno grafico. I segni grafici scelti contengono in sè le qualità del gesto che li produce: D. si è subito accorto che scuotere e raschiare potevano essere disegnati con lunghe spirali orizzontali, più o meno fitte o linee spezzate, e che la lunghezza del segno dipendeva dal tempo di scuotimento o raschiamento. Viceversa un colpo di tamburo poteva essere un semplice puntino, più o meno grosso al variare della forza con cui colpiva la pelle.
Con l’introduzione dei parametri del suono la notazione musicale comincia ad arricchirsi e D. si diverte molto a inventare segni. Scrive e mi mostra partiture a doppia notazione (mano sinistra-mano destra) per pianoforte. Le partiture talvolta sono composte da tre o piu fogli che incolla uno accanto all’altro, tre colori diversi per tre sezioni del pianoforte (suoni gravi-medi-acuti). Le esecuzioni sfiorano i 5 minuti e quando le suona sembra un direttore d’orchestra che annuncia i suoni prima col volto, fa ampi gesti con le mani, si ferma e ricomincia se crede di aver sbagliato oppure interrompe il suono per mostrarmi sullo spartito come ha scritto quella parte.
Disegno 6-1

 

Disegno 7-1
Partitura sonora “L’uomo che viaggia in moto”, per pianoforte, piedi e maracas realizzata da D.

 

Per la sezione del laboratorio dedicata all’organizzazione sonora, all’introduzione del concetto di regolarità delle pulsazioni, al concetto di battuta ho utilizzato molto la lavagna, scrivendo con gessi di colore differente e usandola sostanzialmente come un gran “pentagramma”.

Disegno 8-1 Disegno 9-1

 
Gli strumenti prevalentemente utilizzati sono stati: un tamburo, una maracas e un sonaglio.
Siamo partiti dalla partitura del nostro battito cardiaco fino scrivere 8 battute scritte per 3 strumenti da eseguire assieme in 2/4, 3/4 e 4/4. Un giorno prima di un incontro D. si presenta con il disegno di una batteria prestampato da colorare, mi dice che le piace tantissimo e vorrebbe un giorno suonarla.
Ho potuto osservare che D. ha molta sensibilità con l’uso del battente e degli scuotitori, è in grado di variare l’intensità e la dinamica del suono. Al termine del prossimo laboratorio, incentrato sulla pulsazione e la sua divisione ipotizzo che D. sarà in grado di leggere e suonare battute che includano note da 1/4, 1/8 e 1/16 e le relative pause di silenzio.
L’insegnante di sostegno e l’assistente provinciale riferiscono che “D. frequenta con partecipazione ed entusiasmo le lezioni di musicoterapia. Puntualmente riferisce a noi le attività che svolge ripetendo in classe gli esercizi svolti”.

Disegno 10-1 Disegno 11-1

 
Il M° Luca Recchia ci invierà tra pochi giorni la descrizione di altri metodi di lavoro.

Anche i nostri bambini speciali hanno le loro note.
Non si chiamano do, re e mi, non sono pallini neri con gambette e qualche pelo, ma sono il fantastico modo di comunicare musica tra coloro cui i pallini non piacciono.

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Gennaio 2013

Premio per il Disegno dell’Anno

Cristina di quinta B, vincitrice del Concorso Disegno dell’Anno, ha ricevuto in premio dalla Presidenza di 11note il DVD de “Il Flauto Magico” di Mozart, accompagnato da un libro di Giulio Gianini sulla storia raccontata nell’opera e illustrato dal famoso fantasioso artista Emanuele Luzzati.

Il Flauto Magico

Congratulazioni, Cristina!

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Dicembre 2012

Gara di disegno a tema

“Un’emozione”.

I disegni più belli si trovano nel menu Multimedia.

Per ragioni di sicurezza, sui disegni è scritto solo il nome del bambino artista, la classe, ma non il cognome.

Il migliore è stato divulgato come auguri telematici di Natale.
Eccolo qui.

Auguri 2012

L’ artista è Cristina e frequenta la quinta B.

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Novembre 2012

Aggiornamenti di musicoterapia

Altri tre bambini usufruiscono di incontri di musicoterapia, a cura del M° Luca Recchia.

novembre 2012
Dopo Natale, pubblicheremo qui nelle News, stralci della relazione scritta del musicoterapeuta sui metodi usati e sui risultati ottenuti.

 
Iniziative

Abbiamo pensato di organizzare due corsi di Canto Corale per adulti della durata dell’anno scolastico, al minimo prezzo di € 150 all’anno per due ore alla settimana.

canto

Ciò sarà possibile se il Comune sarà in grado di metterci a disposizione gratuitamente una saletta per due sere alla settimana dalla 21:00 alle 23:00.
Stiamo attendendo una risposta dall’Assessore alla Cultura.

Il ricavato, dedotto l’onorario del Maestro del Coro, sarà interamente devoluto all’attività di 11note nelle scuole elementari di Rozzano.

Corsi di Canto Corale